Il CLIL, apprendimento integrato di contenuto e lingua, è un approccio didattico che prevede l'insegnamento di una disciplina curricolare in lingua straniera.
Il sistema venne sperimentato per la prima volta negli anni sessanta in Canada e poi introdotto, a mano a mano, in diverse altre Nazioni, visto che i risultati incoraggiavano questo nuovo metodo didattico.
In Italia è stato introdotto nella scuola secondaria di secondo grado dalla riforma Gelmini e deve essere attivato, nei limiti dell'organico disponibile, e per un monte ore pari a circa il 50% di quelle curricolari, per:
- una DNL (Disciplina Non Linguistica) in una lingua straniera in terza Liceo linguistico e nelle classi quinte di ogni corso;
- una o più DNL in due lingue straniere nelle classi quarte e quinte del Liceo linguistico.
I principi alla base della metodologia CLIL sono desumibili dal diagramma delle quattro C:
- Communication (comunicazione): il CLIL, attraverso attività individuali e di gruppo, favorisce lo sviluppo delle competenze linguistiche e di quelle comunicative, sia orali che scritte.
- Content (contenuto): tramite il metodo CLIL si affrontano gli stessi contenuti disciplinari che verrebbero trattati nel corso in italiano, con il medesimo grado di approfondimento.
- Cognition (capacità cognitive): facendo leva sulla maggiore motivazione alla studio, il CLIL stimola le capacità cognitive e di pensiero.
- Culture (cultura): grazie allo sviluppo della consapevolezza multiculturale, il CLIL prepara a un futuro lavorativo in un contesto globale.
Gli esercizi e le attività mirano al raggiungimento di un obiettivo didattico preciso (task-based learning), che può consistere in una presentazione orale, nella elaborazione di un progetto, nella produzione di materiale scritto o multimediale originale.
I materiali didattici, preferibilmente multimediali, vengono opportunamente selezionati dal docente e adattati al livello di partenza della classe.
Al Liceo Amaldi le attività CLIL sono in atto già dall'anno scolastico 2012/2013.
La referente dell'Istituto è la Prof.ssa Monica Lupori che ha conseguito nel 2013, presso l'Università degli studi di Torino, il titolo del corso di formazione metodologica.