Contare e Raccontare la Scuola In un mondo che si fa ogni
giorno di più tecnologico, per non dire tecnocratico, in cui si
pretende che tutto possa e quindi debba essere misurato e
misurabile, anche la Scuola diventa terreno di caccia: ne vengo dalla
compilazione di un Rapporto di Autovalutazione (RAV), propedeutico al
Piano di Miglioramento (PDM), a sua volta presupposto per la stesura
del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Non sono certo
qui a negare il valore di quanto è stato fatto: è sicuramente un
passaggio importante in un sistema complesso quale la Scuola la
riflessione sui propri punti di forza e debolezza, imprescindibile
per proporsi obiettivi di crescita in una progettazione consapevole
del proprio ruolo e potenzialità di interazione con la realtà in
cui ci si trova ad operare. Vorrei però dire che tutto questo non
basta: intanto i numeri, le percentuali, le Aree di intervento, gli
Obiettivi e i Traguardi hanno bisogno di didascalie, andrebbero
sempre anche descritti e raccontati, perché dietro ad ognuno ci
sta una storia vera e una esperienza autentica in cui si muovono
Persone; e poi esistono anche numeri che non trovano spazio in
nessuna tabella, che però parlano molto più di quelli che hanno
raggiunto la loro precisa collocazione. Fluttuano nell’aria, o
meglio nella mia aria, alcuni numeri significativi, che non sono
riuscita a sistemare in nessun documento che abbiamo scritto, a cui
vorrei dare qui uno spazio di risarcimento: 103 alunni, il 10%
degli iscritti al Liceo “ E. Amaldi” di Novi Ligure, ( di cui 83
abbonati a 5 spettacoli della stagione) la sera di giovedì 21
gennaio andranno al” Teatro della Corte” di Genova per assistere
alla rappresentazione dell’ “Orestea” di Eschilo, una trilogia
che ha circa 2500 anni, la cui messa in scena dura non meno di 4 ore.
Tutti questi dati evocano non una, ma più storie bellissime:
raccontano di tanti ragazzi che amano il teatro non come alternativa
alle lezioni del mattino, ma perché nel teatro cercano e trovano
quello che hanno imparato , e molto altro ancora , raccontano il
potere della Parola che si fa gesto e azione, il fascino inesauribile
della Bellezza , raccontano che c’è un passato che non passa e
non passerà, che ci sono questioni irrisolvibili con cui l’Uomo da
sempre si deve e si vuole misurare, raccontano il persistere dell ‘
” inesauribile segreto” dell’esistenza, e in ultimo ci
parlano anche della passione e dell’entusiasmo di tanti insegnanti,
che da sempre credono che il teatro sia una delle più alte avventure
intellettuali e umane con cui ci si possa misurare.
Prof.ssa Lucina Alice
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